La nascita della chiesa in Corea

La nascita della chiesa in Corea: l’unico caso nella storia di un’evangelizzazione iniziata tramite la lettura di libri e non tramite la testimonianza vivente di missionari e ci sono tanti martiri anonimi.

La storia della Chiesa cattolica in Corea è relativamente recente e ha un inizio singolare: alla fine del XVIII secolo, alcuni eruditi coreani entrarono in contatto con i testi biblici in cinese portati nel paese coreano ed iniziarono a studiare autonomamente la dottrina cattolica. Nel 1784 uno di loro, Lee Seung Hun, fu inviato a Pechino per essere battezzato; tornato in patria battezzò gli altri membri del suo gruppo, dando vita così alla Chiesa coreana senza alcun apporto esterno. La Chiesa neonata fu colpita dalle persecuzioni. Nel 1866 i cristiani coreani subirono il martirio più doloroso della loro storia: più di diecimila fedeli furono massacrati. Ci sono tanti luoghi di martirio, uno dei quali e il santuario di Hanti.

Hanti significa un villaggio nel profondo delle montagne situate a 600 metri sopra il livello del mare; questo luogo e` in cui i fedeli fuggirono dalle persecuzioni, vissero nascosti e furono martirizzati e sepolti.  Coltivando campi tagliati, producevano vaselli e carbone di legna per vivere. Il villaggio di Hanti, sopravvissuto a numerose persecuzioni, dovette affrontare la fine alla causa delle persecuzioni di Beyng-In, nel 1866. Militari entrati in villaggio cominciarono crudelmente a uccidere i fedeli chi non volessero apostatare la fede e bruciarono il villaggio intero, nel 1868.  Quando i credenti vicini arrivarono dopo aver appreso la notizia della persecuzione, il villaggio era stato bruciato e le salme dei martiri erano disperse e marcite sulle montagne e sui campi. Poiche` i corpi erano cosi gravissimi decomposti quanto non facessero potere spostati, la maggior parte di loro fu sepolta nel luogo in cui furono martirizzati. Finora sono state identificate 37 tombe di martiri.  I pilastri di pietra nella foto simboleggiano i martiri e le pietre rotonde sottostanti simboleggiano le loro teste tagliate dalla lama.

               Dopo il pellegrinaggio ad Hanti

Alla fine di maggio 2024, abbiamo fatto un pellegrinaggio ad Hanti, sul livello di Delegazione in Corea del Sud.

A quell` epoca i fedeli andavano a piedi da Hanti a una parrocchia per partecipare a Santa Messa, e la distanza era di 45,60 Km. Il cammino che e` diviso in 5 sezioni, e` chiamata “Il cammino di Santiago di Compostela” in Corea. La Delegazione ne abbiamo fatto tre sezioni a 25km per due giorni. 

In ogni sezione si vede una frase che mi attirava: dove stai andando tu?  Mi sono domandata: Sr. Fabiola, tu dove vai?

Facendo il cammino mi sono domandata: “ho forse cercato un percorso piu` conveniente e confortevole, piuttosto che seguire il percorso che ha fatto il Signore? Pensando che i martiri scelsero la vita eterna, perche` per loro, vita e morte non erano separate, ma una cosa sola. Mi rimane in mente una frase scritta su una lapide : “ anche in questi tempi di caos, pensate alla vita eterna”. Come Maria ci siamo messe in cammino e, mentre camminavamo sulle orme dei nostri antenati martiri, abbiamo preso coscienza acuta che tutto e` dono e che siamo solo grate. E cosi abbiamo gia` impostato al cammino dell`anno giubileo del2025, “ pellegrini di speranza”. ( Sr. M. Fabiola)

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